Subject: R: public mon Sent: 17-02-1920 2:43 Received: 15-02-2001 19:03 From: Cesare Pietroiusti, cesarepietroiusti@worldnet.att.net To: emilio fantin, bom1790@iperbole.bologna.it Giancarlo Norese, signore@undo.net CC: Caroline Bachmann, jonas@libero.it cari amici, sono un po' a disagio, e ho qualche sintomo di insofferenza; scusatemi per questo. non vedo bene questa cosa, ho la sensazione che sotto sotto ci sia qualche altra cosa che non sappiamo (tipo uno "stop" dato a questo dominic da quelli che stanno gestendo la mostra dell'arte povera - gente tipo rivoli, christian stein e compagnia); oppure lui e martin non si sono capiti dall'inizio, oppure  martin che non ha capito. resta il fatto che non riesco a figurarmi cosa si potessero aspettare di diverso da quello che abbiamo proposto. d'altra parte, emilio, il problema che pone dominic non  quello dell'organizzazione "temporale", la scadenza degli eventi, ma un "intellectual focus" che a lui sembra mancare. ne in un certo senso lo capisco; fa parte proprio del carattere di oreste, questa "indeterminatezza". ancora, debbo dire che l'idea di caroline del convegno pomeridiano formalizzato non mi convince;  un'idea un po' scontata, che potrebbero benissimo gestire loro e semplicemente invitare qualcuno (anche di noi) a fare un intervento, insieme ad altri (andrebbe benissimo farlo, ma non organizzarlo); l'idea di postazioni con interventi di artisti mi paice forse di pi, ma a questo punto  inevitablmente ancora vaga; ne dovremmo parlare, incontrarci ecc. ecc. difficile dare a questi interventi, ora, un "intellectual focus" ho, ancora una volta la sensazione di una sorta di trappola in cui si viene ingabbiati come "animatori culturali"; allora  meglio quella imposta all'"artista" normale dal sistema delle gallerie ecc ecc. al di lˆ del fatto in sŽ, la cosa mi mette agitazione, perchŽ mi pone (ci pone) di nuovo il problema "generale" di noi e oreste. comunque cercher˜ di parlare con questo tipo, domani, e farmi piuttosto dire d lui cosa vuole, magari gli proporr˜ per telefono questa sorta di organizzazione della giornata di cui parla emilio. poi, prendo tempo. ciao ciao, cesare -----Messaggio originale----- Da: emilio fantin A: Cesare Pietroiusti ; Giancarlo Norese Cc: Caroline Bachmann Data: gioved“ 15 febbraio 2001 2.23 Oggetto: R: public mon Caro cesare Il mio parere Temo che siamo stati un po' vaghi (del resto loro sembrano prevenuti) Effettivamente non abbiamo presentato un programma definito e probabilmente loro hanno avuto una sensazione di insicurezza. Il mio consiglio  di provare con un programma definito come si stava delineando nel primo giro di email io rilancio questo schema riassumendo: ore 11.000 14.00 al mattino programma chiuso d'incontri ad invito con associazioni in maggioranza ingelsi e un paio di europee (con eventuale brunch) dove noi presentiamo un progetto e ne valutiamo assieme la fattibilitˆ (una residenza estiva contemporaneamente in talia e in“ghilterra in modo che si possa passare da un posto all'altro, cio due situazioni legate) 14.00 15.30 pausa libera pomeriggio apertto al pubblico 15.30 19.000 presentazione con alcune postazioni giocate in modo diverso di lavori di artisti legati ad oreste (Italiani e stranieri, si possono invitare degli inglesi "nuovi" a pareteciparvi). Le postazion“i dovrebbero essere poche (almeno 3) e lasciare il passaggio. Su ogni postazione si possono mettere un certo numero di documentazioni (una cartacea, l'altrea video, l'altra web) 19.00 22.00 Un tavolo giˆ preparato con vivande coperto viene scoperto e si da inizio al party con musica e lasciando le postazioni.(nel caso fossero troppo ingombranti si levano) Anche se il tavolo  piccolo una volta finite le cose possono essere rimesse.Oppure si porta un tavolo (lasciato in un altra stanza e si allestisce al momento) Comunque in ogni caso, queste cambi di scena fanno parte della scenografia! Per quello che riguarda il numero di persone del pubblico non  un problema: o si va ad esaurimento cibo bevande e quindi stabiliscano loro quanti soldi sono disposti a mettere, oppure si fanno degli inviti per tot persone sempre considerando il budget. io penso che potrebbero essere spesi £ 800/1000 (sterline) per un party x 200 persone I vari progetti (incontro con associazioni, presentazione, party, cibo, setting) saranno curati personalmente dai 5 artisti spero ti sia d'aiuto ciao a presto emilio ---------- > Da: Cesare Pietroiusti > A: Giancarlo Norese > Cc: Emilio Fantin ; Caroline Bachmann > Oggetto: R: public mon > Data: mercoled“ 14 febbraio 2001 21.59 > > non so esattamente i dubbi che questo willsdom ha - in qualche modo intuisco > che non sono sbagliati. > forse il problema  che si aspettava qualcosa di diverso. e qui sorgono i > miei dubbi. cosa si aspettava? >  un problema di nomi? di cose da fare? > io cercher˜ di parlarci per telefono, e di capire meglio. > comunque in fondo in fondo mi sono un po' stufato di lavorare per cose che > alla fine danno poca gratificazione individuale, e magari ti fanno anche > litigare con quelli che non hai coinvolto, e che si offendono ecc. ecc. > e quindi se questa cosa alla tate va a monte chissenefrega. > dopo la conversazione per telefono (cercher˜ di parlare anche con martin), > non gli dir˜ subito si o no, e prender˜ io un po' di tempo per riflettere. > ok? > c. > >